Mascherina 1522: messaggio in codice

a cura di: MICHELA MARINUCCI
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#1522 #coronavirus #violenza sulle donne
11/05/2020

La storia di Lorena Quaranta” è solo uno dei tanti casi che dimostrano come restare a casa non è per tutti una sicurezza.

Come già spiegato in un precedente articolo quello che spesso si fa passare solo come conseguenza della convivenza forzata, è in realtà un problema reale che affligge ogni giorno migliaia di donne vittime di violenza domestica; con e senza emergenza Coronavirus, è vero. Quello che però fa riflettere è che, come denunciato da Amnesty International Italia, un’organizzazione da sempre impegnata nella difesa dei diritti umani, in questi due mesi di lockdown e a seguito delle misure anti-contagio in vigore nel nostro Paese, si è registrato un notevole e preoccupante aumento degli episodi di violenza domestica e un calo del 55% nelle richieste di aiuto dei centri antiviolenza. Ciò è sicuramente dovuto al fatto che potendo uscire poco di casa, per molte donne diminuiscono le occasioni di denuncia, alcune donne non riescono a chiedere aiuto perché costantemente controllate dal partner, altre hanno paura di essere scoperte e di scatenare l’ira dei propri aguzzini.

Ma forse la soluzione a tutto questo c’è: si chiama “mascherina 1522” e non è un nuovo modello di dispositivo di protezione individuale, bensì un messaggio in codice per denunciare in farmacia una violenza domestica. Basterà pronunciare queste due parole e il farmacista si mobiliterà immediatamente per attivare una rete d’aiuto al fine di fornire alla donna informazioni utili e il supporto di cui ha bisogno.

L’isolamento in molti casi è accompagnato anche dalla paura. Restare a casa ci protegge dal virus, dai nemici, ma non se il nemico è proprio tra le mura domestiche: perché la casa protegge dal contagio, ma non dalla violenza. La casa per molte donne non rappresenta un luogo sicuro in cui rifugiarsi, ma è una trappola mortale, senza possibilità di fuggire. Perché come si fa a chiedere aiuto se chi ti perseguita è sempre lì, accanto a te, e controlla costantemente ogni tua mossa?

Con questa emergenza è stato quindi necessario trovare nuovi canali attraverso cui poter chiedere aiuto, e proprio per questo è nata la “mascherina 1522”, iniziativa promossa da un accordo tra i centri antiviolenza e la Federazione farmacisti, per  aiutare le vittime di violenza durante l’emergenza Coronavirus. 1522 non sono numeri a caso: è il numero gratuito antiviolenza promosso dal dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio, a disposizione di tutte le donne e attivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7. L’iniziativa è finalizzata a indirizzare le vittime al 1522, le cui operatrici possono a loro volta indirizzare le donne che chiedono aiuto ai centri antiviolenza mappati nel servizio.

La polizia ha inoltre esteso YouPol, l’app realizzata per segnalare episodi di spaccio e bullismo, anche ai reati di violenza domestica.

C’è inoltre la campagna “Libera puoi” a sostegno delle donne vittime di violenza durante questa difficile emergenza causata dal Coronavirus, che vede protagonisti attori e cantanti uniti per dire alle donne che dalla violenza domestica si può uscire sempre, anche in questi giorni di lockdown, per dire che nonostante l’emergenza Covid non sono sole, perché le case rifugio e i centri antiviolenza sono sempre aperti per proteggere le vittime e per non fargli perdere la speranza. L’obiettivo di questa campagna è proprio promuovere il numero 1522, e far conoscere la relativa app, che offre la possibilità di denunciare via chat un episodio di violenza, in caso una donna non possa parlare o abbia paura di essere ascoltata dal suo aggressore.

Proprio sfruttando questa fase del Coronavirus quindi, in cui tutti abbiamo bisogno di una mascherina, quelle due parole in codice suoneranno come grido d’aiuto e consentiranno alle vittime di denunciare abusi e violenze senza dover fare neanche una telefonata, e senza il rischio di essere scoperte dal partner artefice della violenza.

Bisogna stare a casa, è vero, ma se per te la casa è un luogo di violenza e non ti fa sentire al sicuro, chiedi aiuto.

Chiama il 1522 o richiedi la mascherina 1522 in farmacia.