Figli vittime di bullismo: cosa devono fare i genitori

a cura di: MICHELA MARINUCCI
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#bullismo #figli #genitori
04/05/2020

A quale genitore non è mai capitato che il proprio figlio torna a casa triste, con il muso lungo, magari in lacrime? A volte però il problema non è per un brutto voto o una semplice litigata con un compagno di classe, ma perché si è stati presi di mira da un bullo. Spesso si tendono a sottovalutare questi episodi, dando poco peso a ciò che è successo. Inoltre bisogna ricordare che per un ragazzo non è facile parlarne con i genitori, aprirsi liberamente con loro e raccontare ciò che subiscono. Provano un senso di vergogna e paura per quello che potrebbe succedere se fanno la “spia”, temono di non essere capiti o di far soffrire i propri genitori.

Un altro errore che fanno spesso è pensare che sia solo una condizione temporanea, che prima o poi quegli insulti e quegli spintoni finiranno, che sia solo un “gioco”. Per questo motivo spesso si confrontano con un adulto dopo molto tempo, dopo mesi o addirittura anni di vessazioni continue, quando ormai hanno raggiunto il culmine e capiscono che hanno bisogno di aiuto, perché da soli non riescono a gestire la situazione. Perciò è fondamentale che gli adulti siano informati e preparati sui potenziali segnali che un figlio manda, anche indirettamente, in caso sia vittima di bullismo. Solo così, dai suoi atteggiamenti e comportamenti, un genitore può capire se c’è qualcosa che non va e intervenire prontamente al fine di risolvere il problema e aiutare il proprio figlio, dandogli tutto il supporto di cui ha bisogno.

Quindi cosa devono fare i genitori?

Innanzitutto, se il figlio si confida è importante ascoltare attentamente il suo racconto in ogni minimo dettaglio, in modo da capire la dinamica degli episodi subiti e di conseguenza valutare la gravità della situazione, per poi capire cosa fare e a chi rivolgersi. Inoltre è fondamentale incentivare questo suo atteggiamento di apertura con voi, affinché continui a raccontarvi e riferirvi tutto quello che succede. Evitate di avere reazioni impulsive di rabbia, cercate di trasmettergli quel senso di sicurezza e fiducia di cui hanno bisogno. Non dategli ulteriori preoccupazioni, ma anzi cercate di dargli la speranza che tutto avrà presto fine, facendogli capire che lo aiuterete.

Cercate di capire se gli episodi di cui vi racconta sono successi altre volte, anche da altre persone e in forme diverse. È importante non sottovalutare nessuna situazione, perché ciò che ai vostri occhi può sembrare innocuo, se ripetuto più volte con l’intenzione di dare fastidio o fare del male, può generare un senso di disagio e sofferenza in vostro figlio. Se notate un cambiamento nelle sue abitudini, anche alimentari, e nell’umore, o c’è un calo del suo rendimento scolastico, è molto probabile che subisca episodi di bullismo e sia vittima di soprusi.

È importante ricordare a vostro figlio di non cancellare chat, post, messaggi di insulti e minacce, e tutto il materiale personale che si trova in rete, per avere delle prove da mostrare e tenere sotto controllo la situazione. Succede spesso che non abbia più voglia di andare a scuola, perché essendoci i bulli, gli genera ansia e paure. Dovete però cercare di rassicurarlo, di fargli capire che la scuola verrà informata e lo aiuterà a risolvere il problema nel minor tempo possibile.

Le vittime di bullismo tendono a perdere la fiducia in loro stesse e negli altri, non credono più nelle loro capacità. È quindi importante offrirgli tutto il sostegno possibile per non farlo sentire perso e solo. Fategli capire che non deve chiudersi nel suo mondo, perché sarebbe come darla vinta a quei bulli che vogliono vederlo soffrire. Fategli riscoprire il piacere di stare con gli altri, perché non tutti sono cattivi e violenti, ma ci sono anche persone buone e gentili, su cui poter contare.

Tutto ciò che dovete fare è ridargli la fiducia nel mondo e in loro stessi, quella fiducia che, a seguito dei continui soprusi, hanno perso. In caso di vittima di bullismo, spesso un figlio crede che i genitori non possano aiutarlo, perciò è importante fargli capire che non è così, che è il loro ruolo farli sentire bene e offrirgli tutto il supporto di cui hanno bisogno. Tenere dentro sofferenze ed emozioni può avere conseguenze negative sul benessere fisico e psichico. Un figlio ha bisogno di sapere che può contare sui propri genitori, sempre pronti a combattere al suo fianco per trovare una soluzione e superare il problema. Non si devono mai perdere le speranze, perché uscire da tutto questo si può e si deve.